Anello di Cassino: sfida e natura tra Lazio e Abruzzo

Partendo da Cassino, l’itinerario si snoda verso Atina Inferiore, punto di partenza della celebre salita della Forca d’Acero, che segna il confine naturale tra Lazio e Abruzzo. La salita, lunga 29 km con una pendenza media del 4,1% e un dislivello complessivo di 1.187 metri, rappresenta una sfida impegnativa ma appagante per ogni ciclista.

Raggiunta la vetta, il percorso prosegue attraversando paesaggi suggestivi, tra cui il Lago Barrea, per poi giungere ad Alfedena, nel cuore della provincia de L’Aquila. Da qui, si affronta un tratto di circa 15 km che conduce fino a Scapoli, in provincia di Isernia.

Superato questo punto, l’itinerario rientra in territorio laziale, dirigendosi verso il Lago Selva. Da questo suggestivo bacino mancano ancora 29 km per completare il giro e tornare al traguardo di Cassino.

Nel complesso, l’Anello di Cassino si estende per 156 km, con un dislivello totale di 3.380 metri, e si sviluppa in parte lungo le strade del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, offrendo un’esperienza immersiva nella natura e nella storia. Data la notevole altimetria, è consigliabile affrontare il percorso con rapporti agili, per gestire al meglio le salite.

Oltre alla sua valenza sportiva, Cassino è un luogo ricco di memoria storica: teatro di una delle battaglie più significative della campagna alleata in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale, la città ospita l’Abbazia di Montecassino, distrutta dai bombardamenti anglo-americani e successivamente ricostruita al termine del conflitto.

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