Sfida Zoncolan: l’anello di Tolmezzo tra pendenze estreme

Partendo da Tolmezzo, il percorso si apre con una fase iniziale in pianura che conduce fino ad Ampezzo, punto di partenza della impegnativa salita di Forca di Pani. Superato lo scollinamento, si affronta un tratto di circa 15 km che porta a Ovaro, da dove ha inizio la leggendaria ascesa al Monte Zoncolan. Raggiunta la vetta, è consigliata una pausa per recuperare le energie e ammirare il panorama mozzafiato che solo questa cima friulana sa offrire. Da qui, restano circa 25 km per tornare al traguardo di Tolmezzo.

Il percorso, un anello di 73,9 km con un dislivello complessivo di 2.350 metri, si sviluppa interamente in provincia di Udine, nel cuore del Friuli. È una sfida riservata a cicloamatori molto preparati, capaci di sostenere sforzi intensi per oltre due ore.

Le salite

Forca di Pani da Ampezzo si presenta come una salita breve ma estremamente severa: 5,28 km con una pendenza media del 12,1% e un dislivello di 638 metri. Dal primo chilometro fino alla cima, la pendenza non concede alcuna tregua, mantenendosi costantemente in doppia cifra.

Monte Zoncolan da Ovaro è invece una vera e propria prova di resistenza: 10,5 km con una pendenza media dell’11,2% e un dislivello di 1.210 metri, che culminano a 1.735 metri di altitudine. Tra il 2° e l’8° chilometro, la pendenza media supera il 12,5%, con punte massime che raggiungono il 24%. Il tratto più impegnativo si estende da Liariis fino a sotto la Malga Pozof, dove la pendenza media si attesta intorno al 14%, rappresentando un banco di prova per i ciclisti più audaci. L’ultimo chilometro, caratterizzato dal passaggio attraverso tre gallerie, presenta una pendenza media del 10,5%. Qui la salita si attenua leggermente, con un tratto al 7% sotto la Sella, ma prima di raggiungere la cima si deve affrontare un’ultima sfida: 500 metri con pendenza superiore al 12%.

Forca di Pani può essere considerata un test fondamentale in preparazione allo Zoncolan, che è universalmente riconosciuto come la salita più dura d’Europa. Superare il “Kaiser” è diventato un vero e proprio “must” per gli appassionati di ciclismo che cercano una sfida estrema.

Consigli tecnici

Per affrontare al meglio questo percorso, si raccomanda un adeguato riscaldamento muscolare, partendo da Tolmezzo o dai paesi lungo la SR 52bis o la SR355. È fondamentale scegliere rapporti molto agili, come 35×36 per gruppi Sram o 34×34 per Shimano, per gestire al meglio le pendenze estreme.

Storia e curiosità

Il versante di Ovaro dello Zoncolan ha fatto il suo debutto al Giro d’Italia nel 2007, quando Gilberto Simoni vinse stabilendo un record di ascesa di 39 minuti e 03 secondi. Nel 2010 Ivan Basso si impose staccando il campione del mondo Cadel Evans, mentre nel 2011 toccò a Igor Anton e nel 2014 a Michael Rogers. Il 2018 è stato segnato dalla vittoria di Chris Froome, che da qui ha iniziato la sua rimonta verso la maglia rosa.

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