
Partendo da Dimaro, il percorso si dirige verso la suggestiva Val Meledrio, immergendo il ciclista in un ambiente boschivo che, sebbene altimetricamente impegnativo, si distingue per l’assenza di tratti tecnici complessi. La presenza di una vegetazione rigogliosa e di una fontana lungo il tragitto garantisce un piacevole sollievo dal caldo, rendendo la fatica più sopportabile. Questo primo segmento regala inoltre scorci incantevoli: piccole cascate, ruscelli cristallini e ampie valli si susseguono fino a raggiungere il belvedere di Madonna di Campiglio, un punto panoramico di rara bellezza.
Da Località Belvedere, la salita si fa più decisa e prosegue fino alla vetta del Monte Vigo, dove si apre una vista maestosa sulle Dolomiti di Brenta, un vero spettacolo per gli occhi. Le pendenze, che in alcuni tratti raggiungono il 17%, rendono questa parte del percorso particolarmente impegnativa, soprattutto per i ciclisti meno esperti, che potrebbero dover ricorrere al portage su brevi salite ripide.
Dalla cima del Monte Vigo, il percorso si sviluppa in una discesa ripida su strada sterrata che conduce al Lago dei Caprioli. Qui, una strada asfaltata accompagna il ciclista fino a Ossana, da cui si riprende la via verso il punto di partenza a Dimaro, completando così un anello affascinante e variegato.
Dimaro, oltre a essere il cuore di questo itinerario gravel, vanta una storia legata al ciclismo professionistico: nel 1981 fu sede d’arrivo di una tappa del Giro d’Italia, vinta da Miguel Maria Lasa. Il giorno successivo, la carovana ripartì proprio da Dimaro per raggiungere San Vigilio di Marebbe, con Giovanni Battaglin che si aggiudicò la vittoria.
Le salite del Trentino-Alto Adige continuano a esercitare un forte richiamo sugli appassionati di cicloturismo, e la Val di Sole offre numerose opportunità per gli amanti del gravel. Questo percorso, che parte e arriva a Dimaro, rappresenta una sfida stimolante per chi desidera mettersi alla prova con la scalata al Monte Vigo, un itinerario che richiede preparazione e determinazione ma che ripaga con panorami indimenticabili e un’esperienza autentica nel cuore delle Dolomiti.
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